9 luglio 2010

"Carezze" disinformative

Chi sono io per dare lezioni di giornalismo? Nessuno! Però un paio di considerazioni sul recente articolo di Libero relativo all'aggressione di Barbato dell'Italia dei Valori vanno fatte!

La foto in primo piano è fantastica. Un uomo urlante, con i pugni chiusi e rosso in volto. Una generalizzazione perfetta per incitare i lettori ad una contro-aggressione alla foto. Prendi un'immagine di questo tipo, pubblicala e puoi indirizzare e Barbato la rabbia dei tuoi lettori. Questa è arte signori!


Poi si passa al corpo del testo, per quei pochi che in un tabloid si soffermano a leggerlo questo benedetto testo.
Qui il giornalista adotta una tecnica ancora più sottile e subdola. Solo coloro con un buon scudo di senso critico riescono a pararsi da cotanta forza dis-informativa.
Vengono dedicate ben sette righe dell'articolo per spiegare che Barbato denuncerà i suoi aggressori. Sembrerebbe normale ma l'insistenza nella ripetizione della notizia in così tanto spazio farebbe esasperare chiunque. Il lettore ha così una sensazione di "esagerazione". Passa così il messaggio che Barbato tutto sommato questa denuncia poteva risparmiarsela e che anzi forse, data la sua "pesantezza", il pugno se l'è meritato.

Poi una riga niente male: "Barbato si è presentato oggi a Montecitorio nonostante il certificato della prognosi di 15 giorni, rilasciato ieri al Policlinico Gemelli, dov'è stato medicato".
Sembra quasi una cosa negativa! Non viene assolutamente evidenziato il fatto che il deputato voglia continuare a lavorare. Il "nonostante" generalmente usato in frasi negative, è una chicca in questo caso!


Ed il piatto è bello e servito!




Ti è piaciuto l’articolo? Clicca su OK!

Puoi votare altri articoli anche in questa pagina.

Vedi anche




1 commento: