20 settembre 2010

Qualcosa di nuovo

Avete presente quel senso di straniamento che ogni tanto non vuole proprio staccarsi dalla vostra corteccia celebrale? Mi sta capitando troppo spesso.
Bah, sembrano le parole di una moccioso figlio di papà che deve per forza trovare qualcosa di negativo in tutto, si insomma il classico tipo che anche se le cose vanno a meraviglia si sforza per sfoggiare a se stesso il fatto di essere critico su tutto.
Essere davvero presenti nella vita di tutti i giorni non è mica roba semplice. Ma da cosa dipende? Maledizione, vorrei saperlo. Dalle nostre esperienze? Forse colui che ha provato più adrenalina in passato oggi risponde con cenni assonnati alle semplici cazzate che fanno ridere anche me o forse è proprio perchè la vita che ha condotto fino a quel momento è stata misera, priva di un why e senza neanche sapere che deve esistere un fottuto perchè! Mi sento come una di quelle persone che fa le cose perchè lo ha ordinato la collettività. Poi ogni tanto c'è il risveglio!

A: Esci stasera?
B: No!
A: Eddaii, facciamo un giro e prendiamo qualcosa da bere, almeno vediamo facce nuove.
B: Ma Fuck you e le facce nuove! Mi sono rotto di fare le solite cose.
A: Facciamo qualcosa di diverso. Andiamo da un'amica mia, dà una festa, alcool a non finire e figa che straripa dalle finestre.
B: E questo lo chiami qualcosa di nuovo? 
A: Insomma cosa vuoi? Cosa intendi per nuovo? Sentiamo!
B: Non lo so.
A: Non c'è niente di nuovo coglione, dopo i sedici anni la vita si ripete e si genuflette a ciò che comanda il mondo intero: trovarsi un lavoro, accumulare più ricchezza possibile e sfoggiarla a coloro che si suppone non possano permettersela. Se non capisci questo allora stai andando nella giusta direzione per la solitudine.
B: La solitudine, ecco qualcosa di nuovo!

Vedi anche




Nessun commento:

Posta un commento