6 dicembre 2008

Uaww! Di qualità!


Mi è capitato già altre volte di affrontare questo argomento, ma non posso fare a meno di ribadire il mio schifo per la televisione italiana. Non voglio mettere in discussione nessun fattore politico (conflitto d'interessi di Berlusconi) ma piuttosto capire se programmi di qualità possono ancora esistere nella nostra nazione. Critiche:
Da un lato abbiamo Mediaset con il suo schifume di "uomini e donne", con i peggiori tg italiani "Studio Aperto" e "TG4" e con i reality acchiappa-audience come "La Talpa" e "Il grande fratello". Tutti programmi ormai noti per la loro caratteristica principale : tette, culi, pubblico pagato per urlare e pettegolezzi compulsivi. Se ad un programma come questo metti come presentatrice la "simpaticissima ed imparziale" Paola Perego o la sfruttatrice-di-menti-strane Maria de Filippi riesci ad ottenere audience che superano il 25% di share con punte di 5 MILIONI di spettatori.
Dall'altro canto abbiamo la RAI con i suoi programmi VOLUTAMENTE di qualità inferiore a quelli di mafiaset, ops di Mediaset (*) eccetto qualche raro caso come Annozero di Santoro o Ballarò di Floris. (ricordiamoci che la RAI è pagata da noi).
La continua discussione sulla qualità della nostra televisione non è un attacco ai programmi stupidi. Per carità, quei programmi devono esistere; siamo in democrazia e anche gli stupidi o le ragazzine dalle menti ancora vuote devono avere la loro fetta di televisione. La gente, o meglio, 
IO mi lamento del fatto che una stragrande percentuale dei programmi servono solo ad attirare l'attenzione p
er il semplice fatto che quell'attenzione ha valore, è denaro.
Recentemente statistiche danno in
 netto calo il valore della pubblicità in televisione, a favore del web. 
Spero con tutto il cuore che la gente che vuole fare televisione, la gente che vuole partecipare e quelli che vogliono più pluralità non debbano passare dalle "volontà" non meritocratiche dei potenti.
Internet vs Televisione! Chi vincerà?

(*) La RAI è una televisione governativa, fortemente influenzata dal Presidente del Consiglio di turno.

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