17 settembre 2009

Morti a Kabul, poca polemica molta rabbia

Non voglio polemizzare sul fatto che le nostre truppe dovrebbero continuare a rimanere lì o meno. Sono solo chiacchiere! I fatti sono che oggi 6 militari non ci sono più, sei italiani in meno, sei famiglie spezzate che in questo momento saranno sotto shock, lacrimanti e strazziati dal dolore. Un dolore ormai irreparabile. Basta, non ci sono più!
Le famiglie si chiedono perchè, se veramente era il destino dei loro cari.
Ho appena finito di guardare Ballarò, un handicappato su sedia a rotelle reduce da una missione in Somalia è messo in bella mostra al centro dello studio proprio per far notare la "malignità" di quella sedia perenne. Come a voler dire: "vedete cari spettatori, è davvero handicappato".
L'handicappato però è anche deputato Pdl e senza essere interrotto fa una bella propaganda politica per il suo partito: "non credete a queste cose dei tagli, non è vero niente" con quel tono da nonno che è convinto di sapere il senso della vita.
L'argomento si sposta sui motivi per cui un militare va in missione. Nella video-intervista, andata in onda poco prima, una donna dice: "se fate caso molti sono del meridione, la situazione economica è difficilissima e la divisa è una soluzione, poi perchè? Per morire! Non è giusto".
Il deputato Pdl però risponde alla signora con un bel soliloquio sostenendo che quando uno va in missione "lo fa per la patria".
Caro sign. deputato del Pdl (purtroppo non ricordo il nome) mi sono arruolato in aeronautica volontario per 12 mesi e i ragazzi di un grado superiore al mio pronti per andare in missione in Afghanistan lo facevano TUTTI per soldi. La stragrande maggioranza degli arruolati in truppa è del meridione e la signora diceva cose sante riguardo alla situazione economica difficilissima. Qui non si campa più! Se lo stato mi offre un posto fisso a vita con 1300 e passa euro al mese facendo un concorso "barzelletta" e poi quando dico io do la disponibilità per andare in missione guadagnando la media di 165 euro al giorno stia tranquillo che quello di voler prestare servizio alla patria è un secondo fine (anzi forse neanche esiste questa volontà).
Mi dispiace turbarla in questi momenti tristi. Mi dispiace anche per l'incidente durante la missione, mi dispiace tanto. Da come parla lei ed altri pure, siete andati in missione perchè ci credete davvero all'Italia, perchè la amate. Ma nella truppa (quelli che maggiormente partono in missione) le cose sono diverse.
Quindi la prego non dica più queste cose in televisione. Quelli che vanno all'estero in missione per "la patria" sono una minoranza inimmaginabile!

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