8 ottobre 2010

(S)cazzi!

E' ovvio che certe cose succedono e succederanno ancora. L'omicidio di Sarah Scazzi è il frutto della società, un frutto che continuerà a maturare e che purtroppo ricrescerà per tante volte ancora. Gli schieramenti sul caso sono due:
I "Che appendano per le palle quell'uomo e lo pestino fino alla morte" che si contrappongono a quelli che "moralisti ipocriti del cazzo smettetela di dire dove andremo a finire perchè queste cose sono sempre successe".


Si tratta dei due classici schieramenti fomentati dalla demagogia. Da un lato quelli che vogliono apparire come sensibili e dall'altro quelli che ci tengono a farsi vedere come dei duri e magari leggermente controcorrente (oggi va di moda l'anti-moda).
A tutti e due sfugge però un punto di incontro. I primi lasciano intravedere ingenuità, i secondi una sorta di indifferenza menefreghista verso gli accaduti, come una rassegnazione alle tristezze del mondo senza neanche smuovere il peso di un pensiero ottimista per un futuro migliore.
E' vero che queste cose sono sempre successe, ma succederanno via via con meno frequenza proprio per l'opera pseudo-solidale del primo gruppo che scoraggia azioni negative, non di certo grazie ai secondi!
Detto questo l'elemento di novità (relativa) c'è anche qui.
Credo che siano state rare le volte in cui una madre apprenda della definitiva scomparsa della figlia in diretta tv. Ecco, forse su questo entrambi i gruppi dovrebbero interrogarsi!


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1 commento:

  1. La reazione della madre che traspare alla notizia in diretta non sembra "naturale", come non mi è sembrato naturale nemmeno il comportamento del padre e del fratello. Questa vicenda nasconde ancora molti aspetti inquietanti che piano piano emergeranno. Il fatto, non certamente nuovo, è che lo schifoso pedofiloassassinonecrofilo subirà il classico interminabile processo all'italiana. Si cercheranno tutti i cavilli possibili, tutte le eccezioni da poter contrapporre, incapacità di intendere e di volere, etc etc etc... Quando basterebbe semplicemente punire nella stessa misura del reato commesso, senza se e senza ma, per ridurre drasticamente (eliminarli sarebbe impossibile) accadimenti di questo tipo. La giustizia italiana deve iniziare un nuovo corso, ci vuole il polso duro, basta buonismo.

    Dario

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