Potrebbe sembrare un modo per dialogare, per approcciarsi ai giovani, magari come è successo nelle altre nazioni, raccogliendo davvero i pareri degli elettori e soprattutto degli oppositori. Ma già so che non è così!
Ammetto di essermi illuso anche io quando la Gelmini si iscrisse su Youtube con l'intento di "confrontarsi con noi sulla scuola e sull'università". Beh, ad oggi una barzelletta. Nessun confronto con nessun utente. Non una risposta, se non un video commento che era più una presa in giro che una spiegazione della riforma.
Quale mezzo di comunicazione, più di internet per un politico rappresenta oggi un modo per sapere come la pensa la gente? Infatti se la democrazia vale anche in internet allora bisogna ritenere che la Gelmini va cacciata subito (i suoi video sono tra i più "most dislike").
Internet è il più efficace, preciso e veloce!
C'è infatti chi lo usa in maniera precisa e soddisfacente. Prendi Di Pietro ad esempio. Produce video, ha un account su YouTube, ha un suo blog costantemente aggiornato. Insomma a prescindere dalle idee politiche bisogna ammettere che i politici che usano internet e si rivolgono direttamente ai giovani sono pochissimi.
Chi sono coloro che potrebbero "rischiare" di mettersi in gioco su Internet? Davvero credete che Berlusconi un giorno si iscriverà su Facebook? Davvero credete che lui personalmente si metta davanti ad un pc e scriva quello che pensi?
Ma non mi facciano ridere. I pubblicitari che gli girano intorno hanno capito lo sviluppo dei nuovi media e pensano di cavalcarne l'onda, cosa che ahimè è molto dura.
Poi occorre precisare che tutti i titoli delle agenzie giornalistiche al momento fanno capire tutt'altro. Berlusconi non si è iscritto su Facebook. Ha piuttosto telefonato e sottolineato ai fan de "Il Giornale" (di sua proprietà, posso immaginare l'obiettività dell'informazione!) che per le riforme "si terrà conto anche delle consultazioni sul web"!
Insomma un'altra barzeletta!
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