6 aprile 2010

"Collateral Murder"- video-shock di uccisioni in Iraq

In questo momento in America è bufera sulla questione della guerra in Iraq a causa del rilascio su internet di un video relativo al comportamento dei militari durante gli attacchi.
Il video decriptato e rilasciato da Wikileaks, un'associazione bella tosta che riesce a venire in possesso di documenti importantissimi e metterli in rete, ritrae l'indiscriminata uccisione di 12 persone a New Baghdad, compresi due reporters dell'agenzia di stampa Reuters e il ferimento di due bambini a bordo di un furgoncino.

Ottenere il video è stato difficilissimo. Wikileaks, infatti lo ha richiesto alle autorità competenti sin dal 2007 (data dell'avvenimento) appellandosi al "Freedom Information Act", fin quando ne è venuta in possesso da fonti interne all'ambiente militare che l'associazione non ha chiaramente rivelato.
Il video è stato ripreso proprio dal teleobiettivo a bordo dell'elicottero Apache da cui vengono sparati i colpi fatali.

A quanto pare le truppe scambiano le macchine fotografiche che imbracciano il fotografo Namir Noor-Elden (22 anni) e il suo assistente Saaed Chmagh (40 anni) per dei fucili. I militari allora chiedono autorizzazione a far fuoco e così uccidono tutti. Dal video, molto pesante e crudo, si capisce che non si evince nessun'azione ostile da parte dei civili.
Una delle scene più agghiaccianti è quella del reporter ferito che durante il suo soccorso da parte di altre persone arrivate sul posto, viene fatto fuori con altri colpi dall'Apache.
Il militare sull'elicottero spera che il reporter accasciato stia cercando un'arma (nel video le conversazioni sono sottotitolate) così da dare il via libera al soldato per sparare. Ma non è così, il reporter viene semplicemente soccorso e nonostante non abbia nessun'arma viene ucciso e le due bambine a bordo del furgoncino seriamente ferite.
Ecco allora che la Reuters non avendo avuto spiegazioni dall'esercito americano relativamente alla morte dei due reporters chiede che venga aperta un'indagine. Alla fine l'America risponde che i soldati hanno agito rispettando le "Regole di Combattimento". Ma Wikileaks non ci sta e chiede giustizia soprattutto per la tremenda superficialità delle conversazioni via radio dei soldati, come se stessero giocando ad un videogame!
Inoltre, se questo non bastasse a far indignare, un veicolo militare dopo lo scontro passa sopra i cadaveri dei dodici uomini

Wikileaks ci tiene a precisare che il video è assolutamente autentico e che prima di rilasciarlo sono state fatte tutte le dovute analisi e intervistate molte persone vicino al luogo dello scontro.
Stiamo parlando di una testimonianza che farà sicuramente e finalmente riflettere l'opinione pubblica americana e mondiale sulla questione guerra in Iraq.


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