5 giugno 2010

La satira di Israele

Israele ne ha combinata un'altra. L'ufficio stampa del governo israeliano ha inviato a dei giornalisti delle mail contenenti un link di un video-satira sul blitz alla Freedom Flotilla dove hanno perso la vita 9 persone. 
Dopo tre ore gli operatori dell'ufficio stampa se ne sono accorti ed entro la giornata di ieri è stato diffuso un comunicato stampa dove Israele chiede scusa.
Una gaffe bella tosta e imbarazzante!
Il comunicato di scuse è il seguente: "Qualche ora fa abbiamo inavvertitamente diffuso il link di un video che avevamo ricevuto, che dovevamo valutare con attenzione, non diffondere pubblicamente. Il contenuto di quel video non riflette in alcun modo la politica ufficiale dello stato di Israele".
Parliamo di un video che ironizza su delle morti avvenute giusto qualche giorno fa. Ci sono dei ragazzi travestiti da attivisti della Mavi Marmara che cantano la famosa canzone di Michael Jackson riadattata a delle "tristi circostanze". Un pezzo del testo recita così: "Arriva un momento in cui si deve fare uno show, per il mondo, per il web, per la Cnn. Non c’è nessuno che muore, quindi la cosa migliore è organizzare un bluff. Gli attivisti devono far finta che a Gaza ci siano crisi, fame e malattia. Perché miliardi di dollari d’aiuti non soddisferanno le esigenze fondamentali, come un po’ di formaggio e missili per i bambini”.
Il governo avrà pur fatto una gaffe ma il danno è gigantesco, il video spopola su Youtube ed è un altro pretesto per vedere litigare furiosamente i due schieramenti!


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4 commenti:

  1. Una volta erano efficienti in maniera micidiale, adesso mi sembra che ne facciano una dopo l'altra. Un altro paese in decadenza inarrestabile?

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  2. Sembra più che altro che non riescano a fronteggiare questo tipo di situazioni! E lo hanno dimostrato!

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  3. Purtroppo le acque e lo spazio aereo sono di Israele quindi se riscontra pericoli deve intervenire..
    "Israele mantiene il controllo militare dello spazio aereo della Striscia di Gaza, delle frontiere terrestri (attraverso la barriera tra Israele e la Striscia di Gaza) e delle acque territoriali."

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  4. Si si, no ma infatti io non contesto questo. Più che altro il modo con cui è intervenuta la marina. Poi io non è che mi fidi così tanto dei giornali. Avrei voluto vedere con i miei occhi!

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