4 settembre 2010

Se ti dico Rom a cosa pensi?

A: Penso ai furti, agli stupri, agli omicidi
B: Andiamo, non credi di generalizzare troppo?
A: Generalizzare? Quei bastardi se ne devono andare da qui, non meritano niente!
B: Perchè?
A: Come perchè? Scusa ma dove vivi? Non guardi la televisione?
B: Molto poco
A: Ecco, sbagli. Informati di più, guarda un pò di telegiornali e qualche programma così ti fai un'idea. Ogni giorno sento che un Rom ha ammazzato questo, ha violentato quella o ha rubato a quell'altro. Fanculo, che li mettessero in galera tutti.
B: La comunità Rom è stimata intorno ai 140 mila individui. Non crede che è quasi normale che si verifichino reati e che i media li risaltino a fini politici?
A: Senti giovanotto, sti Rom se ne devono andare, punto!

Nel 2009 le Nazioni Unite in un loro rapporto hanno condannato l'Italia per "il clima di intolleranza esistente”, creato dai “leader politici” italiani, rei di usare una “retorica aggressiva e discriminatoria nell'associare i rom alla criminalità, creando così un sentimento di ostilità e antagonismo nell'opinione pubblica”.


Oggi sono stato ad una mostra fotografica intitolata Rom, un soffio di vento. Un giovane fotografo, Orazio Di Mauro, ha voluto lanciare la sfida. Spiattellare foto crude e vive, prive di ogni tentativo di sorprendere chi le vede, vuole semplicemente far vedere la realtà.
In Sicilia il razzismo è dilagante (che ve lo dico a fare). Quando sono entrato davanti alle prime belle foto ho intravisto qualche sguardo prevenuto, all'uscita quegli sguardi erano cambiati, erano più sereni e azzarderei un "commossi". Ma non era il target giusto, c'erano giovani probabilmente universitari, qualche signore con un libro in mano. No, non era per loro questa mostra. Era per la signora che alla fermata dell'autobus ha dato una spallata ad una ragazzina Rom rea di averle camminato troppo vicino (levati di qui, zingara!), era per il gruppetto di quindicenni in giro per Catania che ripetutamente schiaffeggiavano il collo del bimbo rom e perchè no, era anche per quei bimbi che hanno preso a calci e insultato un bengalese venditore ambulante in spiaggia accompagnati dalle risate dei loro genitori. In fondo il razzismo non ha età.


A: Tu fai troppe domande giovanotto...ti chiedo io adesso: se ti dico Rom a cosa pensi?
B: Io penso a Justina!

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3 commenti:

  1. Letto, scorrevole, cattura l'attenzione. Per come la penso io, gli eccessi nella maggior parte dei casi sono sbagliati. Non è giusto generalizzare, non è giusto fare retorica a fini politici ecc...Ma non è neppure giusto non prendere provvedimenti laddove ci sono situazioni di degrado, anche nell'interesse di Justina.

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  2. di cosa vivono?è vero che campano ale spalle dei cittadini e contribuenti?

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  3. @Albatros: ci troviamo d'accordo, almeno che tu non intenda smantellare i cambi rom e lasciarli in mezzo alla strada, ma non credo!
    @anonimo: si e no, la maggior parte di loro non vive alle nostre spalle. Molti lavorano e raccolgono il ferro, altri raccolgono rifiuti e altri ancora ahimè elemosinano. Non possiamo certo fargliene una colpa. Per capire quello che intendo dire basta immedesimarsi in uno di loro, provaci anonimo e dimmi se ti senti colpevole di qualcosa!

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