9 aprile 2009

Il TG1 vanta gli ascolti post-terremoto. Italiani furiosi in rete

Vado subito al nocciolo della questione. 
Giorno 7 Aprile alle 13:30 va in onda l'edizione del TG1. La conduttrice Susanna Petruni informa gli ascoltatori per ben 1 minuto e 9 secondi sugli ascolti record che il TG ha ottenuto vantandosi anche del primato televisivo. Sinceramente non ho più parole per commentare questa vicenda. Si poteva senz'altro scegliere un momento più opportuno piuttosto che far capire all'ascoltatore che il terremoto dell'Abruzzo ha spinto gli ascolti alle stelle. E in ogni caso non vedo perchè un TG debba rendere pubblici questi dati che non servono se non per magnificare il suo operato.
Questo ha scatenato l'ira di migliaia di internauti che hanno espresso il dissenso per quanto accaduto (a quanto pare piuttosto arrabbiati). Ecco allora che il TG risponde alle accuse di "sciacallaggio dell'informazione" con un comunicato: "
«Quando si parla di sciacalli bisogna fare molta attenzione ed individuarli bene. Il Cdr del TG1 respinge con forza l'accusa di sciacallaggio per aver dato notizia alle 13,30 del 7 aprile sui dati di ascolto delle tante edizioni del Tg1 sui drammatici eventi del terremoto». 
Respinge con forza? Sarebbe stato un nobile gesto se invece avesse chiesto scusa.
Il comunicato continua così:"«Non sono certo sciacalli quei telespettatori che hanno lamentato soprattutto il tono delle notizie fornite. A questi il Cdr del Tg1 non replica, accetta la critica, ma sottolinea che una decisione della direzione del Tg, sempre opinabile, che aveva come scopo dichiarato di informare sull’interesse dell’opinione pubblica al nostro lavoro e al nostro impegno di giornalisti, non è certo sciacallaggio. Forse si poteva usare una stesura meno enfatica dei dati».
Forse? Ma come forse? Cosa penserebbero le famiglie di una vittima del terremoto mentre guardano il vostro TG?
Ma non è finita. Il comunicato sottolinea anche che "è fuori discussione la buona fede di tutta la redazione del TG1. A tutti quelli che, invece, in qualsiasi contesto, si impegnano a tempo pieno a riversare commenti malevoli, inesatti, assurdi ed insultanti sul lavoro del TG1 e persino su singoli conduttori, il cdr replica: o sono completamente disinformati oppure obbediscono ad una strumentalizzazione per gettare discretito sul lavoro dei giornalisti del servizio pubblico e, dunque, si commentano da soli e non meritano neppure la nostra attenzione"
Cosa dovrei commentare adesso? Quale parte? Il "non meritano la nostra attenzione"? Così ci si rivolge a migliaia di persone che vedono lo sciorinamento dei dati d'ascolto post-terremoto come uno sciacallaggio mediatico? Cari signori ormai è chiaro, non c'è più ombra di dubbio.
 Siamo in guerra. Internet vs televisione!
P.S. chi fosse interessato a mandare un commento "malevolo, inesatto e assurdo" alla RAI basta cliccare qui oppure mandare una mail a tg1.live@rai.it

Aggiornamento:
Sul sito del TG1 vi è una richiesta di "non intasare la mail con altre proteste"
A quanto pare la redazione ha recepito il messaggio.

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3 commenti:

  1. Ti ho appena aggiunto pure io ai blog amici! Saluti!

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  2. Bella questa! Invitano a non intasare la mail con le proteste. Ci dettino pure il testo, per favore.

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  3. E per giunta dopo aver rilasciato quel comunicato dove non vi è la minima forma di pentimento o scusa!

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