11 giugno 2010

Rettificare o pagare?

Tutti abbiamo capito lo squallore del ddl sulle intercettazioni pronto ad essere legge ma com'è la storia per i bloggers? Semplice, l'articolo 1 comma 29 (qui il documento completo) recita così:

"Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono".


Quando il ddl sarà approvato alla camera qualora ci sia una richiesta di rettifica per un blog il gestore dovrà improrogabilmente modificare il contenuto entro le 48 ore!
Se il proprietario non può modificare il contenuto in quest'arco di tempo si becca una bella "multina" fino a 12.500 euro.
Riuscite a percepire lo schiaffo morale? Perchè i web-log, ovvero dei diari personali in rete,  di coloro che si vogliano esprimere liberamente devono per forza essere paragonati a testate giornalistiche?
Inoltre qualora riteniate che il contenuto non sia da rettificare come vi comportereste? Quanti di voi sarebbero disposti ad affrontare una causa giudiziaria per un così futile motivo?
Di qui i termini intimidazione, bavaglio, censura che sono lontanissimi dalla demagogia. Oserei dire, tristemente veri!

Tuttavia non tutto sembra perduto. L'articolo di Federico Mello del Fatto Quotidiano spiega un piccolo trucco.
Gli atti processuali e le intercettazioni potranno essere pubblicati da siti internazionali e i bloggers potranno tranquillamente linkare quei contenuti senza incorrere in nessuna ammenda. Mica male!

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3 commenti:

  1. Quel trucco ovviamente ci sta, però non puoi dire nulla e allora come fai?
    Metti un link "muto"?

    Cmq Berlu si farà il figo promettendo fondi per la banda larga (secondo me inutile, è solo un business: l'adsl va benissimo!) e sotterrerà le polemiche.

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  2. Ma penso che un "qui un interessante link per le intercettazioni tra tizio e caio" si potrà dire. A quanto ho capito non si possono pubblicare gli atti e le intercettazioni ma il link si.
    Certo, sembriamo disperati, ma meglio di niente ehehe

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  3. Maaah forse bisognerà essere ancora più misteriosi.
    Ma sai che ti dico? Che questa legge è un bene: mi sono rotto di leggere di tizio che ruba e caio che corrompe. Lo sappiamo che tutti appena possono fanno così, quindi lasciamo lavorare i giudici e basta. Io come scritto nel mio blog mi limiterò a votare, se ce ne sarà la possibilità, il più povero che vuole rimanere povero anche una volta seduto in Parlamento.

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